Benedetto Musolino BENEDETTO MUSOLINO (1809 - 1885) Benedetto Musolino

 

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BIOGRAFIA

 

Cenni storici sulla vita di Benedetto Musolino (da La Rivoluzione del '48 nelle Calabrie)

 

Biografia sintentica

Nato e cresciuto in una famiglia in cui da tempo si respirava aria di idee liberali ed antiborboniche e si conoscevano a proprie spese le crudelt della repressione, incominci ben presto a manifestare la sua impazienza politica prima al liceo-ginnasio di Monteleone e poi a Napoli ove studi giurispru denza.
Nella capitale del regno conobbe uomini di cultura e strinse amicizia col fior fiore dei neo intellettuali dalle idee politiche avanzate e progressiste. Si leg di un affetto sincero a Luigi Settembrini. Era il tempo in cui l arte so gnava l Oriente e, incline al suo temperamento romantico, Benedetto intra prese con slancio giovanile ed indicibile entusiasmo un viaggio a Costantino poli ospite del Visir e fu a lungo suo consigliere; ma deluso, per non essere stato ascoltato in molti suggerimenti di carattere economico-amministrativo, rientr a Napoli con la chiara intenzione di organizzare una setta di cospira tori contro la tirannide borbonica. Nel 1832 fonda, nel Regno delle due Sici lie, la Setta detta dei Figlioli della Giovine Italia, di cui egli scrisse il Catechi smo e diresse il governo durante sette anni. Sebbene era quasi identica a quel la di Giuseppe Mazzini, pur inseguendo gli stessi ideali, era diversa sia nell organizzazione che nella condotta.
Dopo sette anni di attivit , l 8 maggio 1839, in seguito al tradimento di due affiliati venne arrestato e con lui presero la via del carcere il fratello Pa squale, Luigi Settembrini, Raffaele Anastasio, Saverio Bianchi. Nell ottobre del 1848, dopo tre anni e mezzo di carcere, furono liberati e imposto ad ognuno di raggiungere il proprio paese. Benedetto a Pizzo veniva sottoposto a stretta sorveglianza; gli era vietato allontanarsi oltre l abitato anche di gior no, di rimanere fuori di casa dopo il tramonto, di frequentare locali pubblici. Ma anche in un simile stato di violenza, segretamente, cospir assieme al ni pote Giovanni .Nicotera, a Felice Sacchi ed Eugenio De Riso coi quali si pro dig per preparare la rivoluzione del 1848. La Rivoluzione lo riabilit nei giusti diritti politici e civili. Fu eletto per la circoscrizione di Monteleone de putato al nuovo parlamento con 4179 voti.
Ma la libert non era allora se non una promessa che non sarebbe stata adempiuta, e il re borbonico non tard molto a mancare al giuramento che aveva fatto, concedendola al popolo nap letano. (...) Benedetto Musolino, in qualit di deputato, fu uno dei 64 segnatari del la menzionata solenne Protesta del 15 maggio contro lo spergiuro Re Ferdi nando II di Borbone, che sciolse poi il Parlamento colla forza brutale. Re pressa nel sangue la protesta di Napoli, Musolino pass in Calabria e si diede ad organizzare, in qualit di esperto per la guerra, la difesa del Governo Provvisorio creato a Cosenza. La reazione borbonica fu spietata; gli insorti non furono risparmiati. Palazzo Musolino, per repressione, fu saccheggiato ed incendiato; passati per le armi il vecchio genitore di Benedetto, fucilato il fratello primogenito Saverio, illustre avvocato, scoperto in un sotterraneo; la madre, un altro fratello e la cognata Rosina Scaglione morti pochi mesi dopo di crepacuore; tutte le altre propriet urbane e rurali messe a ruba e devasta te .
Dopo due mesi di lotta troppo diseguale, essendo stata compromessa l insurrezione calabrese, Benedetto Musolino prese la via dell esilio. E nel lu glio 1848, col fratello Pasquale e il nipote Giovanni Nicotera, volontari al campo, cogli altri membri del Governo Provvisorio e con altri principali com promessi (in tutto 17) imbarcatosi alla spiaggia di Botricello in una piccola bar ca peschereccia, veleggi , alla volta di Corf , dove arriv felicemente .
Condannato contumacialmente alla pena di morte inizi la sua vita di patriota, prendendo parte attiva col grado di maggiore e colonnello, alla ri voluzione romana del 1849; per sfuggire alle diverse polizie segrete che gli da vano la caccia dovette rifugiarsi in Piemonte, in Inghilterra e in Francia ove visse in miseria e per potersi guadagnare da vivere dava lezioni private d ita liano e pi di una volta, ebbe egli a dichiarare ai suoi parenti, nel giorno di Natale e di Pasqua gli tocc di mangiare soltanto mele e patate, entro una te tra ed angusta cameretta .
Saputa in Francia della spedizione dei Mille, subito, senza indugiare mi nimamente, si port a Palermo ed il 5 luglio 1860 si present a Garibaldi il quale lo conosceva gi per i suoi alti meriti e lo arruol subito col grado di colonnello brigadiere.
Fu il primo a passare, con un gruppo di militari, lo stretto di Messina e richiamare cosi l attenzione delle truppe borboniche in altri lidi onde permet tere al grosso dei Garibaldini di poter guadagnare impunemente la costa cala bra, come in effetti avvenne.
Combatt a Reggio, Piale, Soveria Mannelli, Capua meritandosi la sti ma di tutti e divenendo l orgoglio dei calabresi; una volta unita l Italia, fu eletto a giusta ragione deputato al Parlamento Nazionale. Gi deputato delle Provincie Meridionali, del 1848, al Parlamento di Napoli; copr ininter rottamente tutte le legislature, che si ebbero dal 1861 al 1881. Fu deputato nel Parlamento di Torino, Firenze ed infine a Roma, finalmente ca pitale del nuovo regno. Il 12 giugno 1881, venne nominato senatore del regno ma nel settembre 1883, per causa di salute, dovette ritirarsi a Pizzo ove tra scorse, dopo una vita tanto interessante e movimentata, gli ultimi anni assie me ai suoi nel rispetto dei concittadini.
Compose le seguenti opere: La rivoluzione del 1848 nelle Calabrie , opera postuma pubblicata nel 1903 dal nipote avv. Saverio Musolino; La Gerusalemme e il Popolo Ebreo ; Al popolo delle Due Sicilie ; Il presti to dei 700 milioni e la riforma delle imposte ; Il trattato di Berlino , tip. Botta, 1879 Roma; Memorandum sur la guerre actuelle Turco-Moscovite , tip. Artero, Roma 1877; La Riforma Parlamentare , C. tipografi del Sena to, Roma 1882.
Fu eletto al parlamento p r i seguenti collegi: collegio di Montelone, de putato per la sinistra, VIII Legislatura (18.2.1861 7.9.1865); collegio di Monteleone, deputato per la sinistra, IX Legislatura (18. nov. 1865 13. 2. 1867); collegio di Monteleone deputato per la sinistra, X Legislatura (22. 3.1867 2 Nov. 1870); collegi di Monteleone, deputato per la sinistra XI Le gislatu a (5.12.1870 20.9.1874) collegio di Cittanova, deputato per la sini stra XII Legislatura (23 Nov. 1874 3.10.1876) eletto in seguito all opzione di Englen Mariano per il collegio di Napoli; collegio di Cittanova, deputato per la sinistra, XIII Legislatura (20 Nov. 1876 2.5.1880) Senatore a vita dal 12.6.1881, per via della legge che dava questo diritto a tutti i deputati che avessero sei anni di servizio o che fossero stati eletti per almeno tre legislatu re.

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